COMUNICATO STAMPA
Si alza il sipario sulla rassegna dei vini resistenti che quest’anno raggiunge la sua quinta edizione, confermando il successo di una iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la conoscenza delle varietà PIWI.
Ideata e organizzata dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, patrocinata da Piwi international - Italia e Consorzio Innovazione Vite, la rassegna ha preso il via oggi con la due giorni di degustazione e valutazione delle oltre 140 etichette in gara, provenienti da tutta Italia e quest’anno anche dall’estero, da parte della commissione composta da trenta esperti. La cerimonia di premiazione è in programma giovedì 22 gennaio alla FEM.
I vini concorrono nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata “Orange”, vini spumante metodo classico, vini spumante metodo Charmat-Martinotti, vini frizzanti, vini da uve sottoposte ad appassimento (zucchero residuo > di 5 g/l).
L’iniziativa, patrocinata da Piwi international - Italia e CIVIT promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PilzWiderstandsfähig, ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l'uso degli agrofarmaci.
L’evento di apertura si è svolto, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza. “Quella dei vitigni tolleranti alle principali patologie fungine è una delle strade strategiche del futuro della vitienologia - ha spiegato il presidente FEM Francesco Spagnolli -. Questo concorso ha almeno quattro unicità: riguarda vini prodotti da varietà tolleranti, la commissione coinvolta è composta da rappresentanti di tutte le categorie di professionisti che orbitano nel mondo del vino, coinvolge in prima persona gli studenti e utilizza schede di valutazione informatizzate”.
La valutazione dei vini, che si concluderà giovedì 13 novembre, è curata da una commissione composta da trenta esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico in tutte le operazioni della rassegna.
I vini da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di tolleranza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari. Il Registro Nazionale delle Varietà da Vino comprende 36 varietà PIWI. Quattro di esse sono state iscritte grazie alla FEM e al Consorzio CIVIT.
(sc)
Fotoservizio e filmato a cura dell’Ufficio Comunicazione FEM
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Interviste
Francesco Spagnolli
Marco Stefanini
Andrea Panichi