COMUNICATO STAMPA
Si è parlato di impollinatori, biodiversità, ambiente e agricoltura martedì scorso, alla Fondazione Edmund Mach, nell'ambito della Giornata didattica ambientale, un appuntamento formativo annuale rivolto agli studenti dell’ Istituto Agrario e in particolare del triennio Gestione Ambiente e Territorio e alla classe terza del percorso sperimentale quadriennale GAT 4+.
A fare lezione agli studenti sono stati gli esperti che operano al Centro Trasferimento Tecnologico e al Centro Ricerca e Innovazione. L’incontro didattico, che si affianca alle giornate faunistiche e forestali realizzate con il supporto di enti del territorio, in primis la PAT, ha messo a frutto ancora una volta la sinergia tra i centri della FEM - istruzione e formazione, trasferimento tecnologico e ricerca scientifica - confermando l’impegno dell’ente nel promuovere formazione scientifica, consapevolezza ambientale e un solido dialogo tra ricerca e mondo scolastico, offrendo agli studenti un’occasione concreta di crescita e confronto con esperti del settore.
La mattinata, coordinata dalla docente Cinzia Roat, si è aperta con i saluti istituzionali di Luana Budano, responsabile del dipartimento Istruzione tecnica del Centro Istruzione e Formazione, seguiti dall’intervento introduttivo di Paolo Fontana che ha inquadrato il ruolo cruciale degli impollinatori nei sistemi ecologici e agricoli. La prima relazione, curata da Livia Zanotelli ha offerto una panoramica chiara e divulgativa sugli impollinatori, permettendo agli studenti di comprendere la straordinaria varietà di insetti e organismi coinvolti nei processi di impollinazione.
Successivamente, Luca Toldo ha approfondito la biologia dell’ape mellifera, soffermandosi su aspetti comportamentali, dinamiche di colonia e buone pratiche di gestione apistica.
Le minacce per gli impollinatori, illustrate da Paolo Fontana, hanno fornito uno sguardo realistico sulle pressioni ambientali che interessano questi organismi. Dopo una pausa accompagnata da una merenda al miele, la seconda parte della mattinata si è concentrata sugli aspetti gestionali e agronomici: Davide Andreatta ha approfondito il tema della gestione dei prati e della conservazione degli impollinatori, evidenziando come pratiche agronomiche attente possano contribuire alla tutela della biodiversità.
Ha chiuso la serie degli interventi Claudio Rizzi, che ha presentato le buone pratiche nell’applicazione dei prodotti fitosanitari, sottolineando l’importanza della formazione tecnica e del rispetto delle normative per minimizzare l’impatto sugli organismi utili.
Lo spazio finale dedicato alle domande ha dato modo agli studenti di confrontarsi direttamente con i relatori, approfondendo curiosità e aspetti applicativi. La mattinata si è conclusa con le considerazioni di Paolo Fontana, che ha ribadito la centralità della biodiversità e della responsabilità dei futuri tecnici ambientali nella sua tutela.